DRAMMATICO – DURATA 120′ – NORVEGIA
Armand è un bambino di 6 anni che, a scuola, viene accusato di aver oltrepassato i limiti con il suo migliore amico. Sebbene nessuno sappia cosa sia realmente accaduto tra i due bambini, l’incidente innesca una serie di eventi, costringendo genitori e personale scolastico a un’avvincente e folle battaglia per la redenzione…
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Inizialmente pareva interessante poi ho iniziato a trovare questo film completamente privo di senso. Prima della metà non ho più retto alla noia e l’ho spento.
idem ! Maldestra riproposizione di qualcosa già vista tempo fa. Classico film tv con tempistiche di recitazione asincrone su un argomento sviluppato in maniera improbabile. Per me non buono neanche per far trascorrere il tempo, meglio la noia.
Torna il cinema puro su CB01 dopo una serie infinita di stupidaggini. Bene. Dopo la “Sala dei professori” e “Monster” di Kore-eda torna la scuola e il rapporto genitore-allievo-insegnante protagonisti con le loro infinite difficoltà di coesistenza e di comportamento (sempre più pressanti e gravosi in questi anni) Qui la regia sceglie più un approccio surrealista… quasi di mistery con discese nell’onirico. Scelta assai interessante. Si nota un grande studio su casting location,sulla fisicità, e su luci e fotografia. Un film contemporaneo, impegnativo per lo spettatore, ma colmo di sensazioni e messaggi sulla situazione dei giovani (giovanissimi) e sulla genitorialità. Secondo me rimane inferiore alla sala dei professori ma benvengano queste idee di cinema.
VOTO 7,5/10
Questo film , ben trattando un argomento delicato è espresso più coi gesti, danze, movimenti, È teatrale.
Va compreso, potrebbe apparire noioso, lungo, lento. Rende però appieno il significato dell’argomento trattato. Molto brava l’attrice protagonista.
Una storia più o meno quotidiana raccontata con delicatezza e profondità, che nasce dal banale e si approfondisce nella complessità di emozioni e pensieri, con un taglio personale, artistico, qui molto teatrale. E’ il più bel film dell’anno? Non credo, ma almeno ci riporta al cinema come arte introspettiva, che pone domande e lascia interrogativi, e per un attimo ci fa dimenticare il clichè ormai dominante di film tutti uguali con una sola morale didattico-propagandista: preparatevi a fare stragi di vendetta e sangue che il mondo fuori di casa vostra è popolato da mostri subumani. Per fortuna c’è ancora chi ha qualcosa da dire, e ci lascia la scelta di pensare.
Sono riuscita a tollerare questa schifezza per 37 minuti, poi stavo talmente morendo di noia che ho deciso di interrompere questa banalita’ non si merita nemmeno 1 stella. Passate oltre!
Praticamente non si capisce niente con situazioni ribaltate per confondere lo spettatore, attori pessimi, danze patetiche e gesti senza senso.
A me film del genere, piu’ “astratti”, no piacciono, preferisco decisamente film dove succede qualcosa, che diano emozioni forti..ma devo dire che questa tematica e’ stata trattata in maniera molto particolare, decisamente diversa.
L’attrice madre di Armand merita l’Oscar solo per la scena in cui continuava a ridere da morire, finche’ alla fine la risata incontrollabile si e’ trasformata in pianto disperato. Bravissima.
Inizialmente mi aveva catturato! La fotografia poco satura, dai colori cupi e sbiaditi, l’aria colma di mistero, i discorsi accennati che lasciavano presagire sarebbe accaduto qualcosa di sconvolgente. Ma andando avanti, l’unica cosa che mi ha spinto a non interromperne la visione, è stata la curiosità di vedere fino a che punto potesse diventare imbarazzante. E niente… Avete presente quando si dice “Al peggio non c’è mai fine”? Questo film ne è la prova.
Mi aspettavo qualcosa di assai differente. Come letto in altri commenti, pensavo a qualcosa simile a film già citati. Nel mio caso, ho provato una forte irritazione e frustrazione. La tematica in realtà assai interessante, diventa da subito gestita in modo per me poco digeribile. Una piece teatrale che quasi sembra utilizzare un potenzialmente morboso espediente narrativo per mostrare la debolezza di adulti che non sono in grado di gestire in modo razionale una situazione. Surreale ad un certo punto, ottima la Reinsveen ( Elizabeth e chi interpreta abilmente Sunna, perfetta nella sua insicurezza ). P.s. forse spoiler. Ma sul serio un bambino di sei può fare quello con suo cugino? Materialmente dico? Ma siamo pragmatici. avrei sfondato il monitor e dato a tutti 4 papagni.